Fashion Playlist by LaFetch - Wild Beasts (and 8 March)
8 Marzo.
Vorrei fare un augurio speciale riportando alcune delle parole che un mio amico ha dedicato a questo giorno:
Auguri a tutte le donne che possono definirsi tali.
Auguri a tutte le donne che la mattina possono guardarsi allo specchio senza veder riflessa ogni volta un'immagine diversa.
A tutte quelle donne che amano, odiano, discutono, insultano e rompono le palle mettendoci il cuore perché altrimenti non sarebbero loro.
Ancora Auguri a tutte le donne che non si nascondono dietro un dito ma che vanno dritte per la propria strada con tutti i pro e i contro dovuti.
A tutte le donne che proteggono la propria Femminilità tutti i giorni e che non si trasformano in escort durante il fine settimana.
Auguri a tutte le donne che sanno cosa significa essere una donna 365 giorni l'anno.
Ricordate che la bellezza esteriore con il tempo appassisce e che prima o poi si dovranno fare i conti con ciò che si è realmente.
Auguri Donne!
Vorrei fare un augurio speciale riportando alcune delle parole che un mio amico ha dedicato a questo giorno:
Auguri a tutte le donne che la mattina possono guardarsi allo specchio senza veder riflessa ogni volta un'immagine diversa.
A tutte quelle donne che amano, odiano, discutono, insultano e rompono le palle mettendoci il cuore perché altrimenti non sarebbero loro.
Ancora Auguri a tutte le donne che non si nascondono dietro un dito ma che vanno dritte per la propria strada con tutti i pro e i contro dovuti.
A tutte le donne che proteggono la propria Femminilità tutti i giorni e che non si trasformano in escort durante il fine settimana.
Auguri a tutte le donne che sanno cosa significa essere una donna 365 giorni l'anno.
Ricordate che la bellezza esteriore con il tempo appassisce e che prima o poi si dovranno fare i conti con ciò che si è realmente.
Auguri Donne!
Una festa che dura una vita.
A.G.

Proprio con queste parole, apro la presentazione di LaFetch, che per me rispecchia il modello di una grande donna. Anche se devo ammetterlo, quando mi arrivano tramite email le sue recensioni e leggo il titolo, non capisco quasi mai qual è il gruppo che recensisce e qual è il titolo del brano! Per fortuna lo scopro nelle prime 10 righe di articolo in cui mi rendo conto che vale la pena finire di leggerle e subito dopo ascoltare la canzone che ci consiglia. Sto parlando delle recensioni di Federica Farassini, appassionata di musica e cantante, promettente critica del mondo della musica, nonché cara amica e compagna di avventure! Nata a Biella, ventisei anni, ve la presento ogni volta ma ormai la conoscete benissimo! Oggi ci parla dei "Wild Beasts"! -Laura-

Wild Beasts - Present Tense
Li ho
sentiti per la prima volta ad un festival a Parigi (vi ho già raccontato della
mia esperienza in Francia? Sì?! Probabilmente sto rimbambendo, e la voglia di
tornare a vivere là mi fanno diventare ripetitiva, désolée). Beh, quando
salirono sul palco non li conoscevo, lo ammetto, e ricordo che rimasi a bocca
aperta durante tutto il concerto per l'atmosfera che questi quattro
ragazzi in trasferta dall'oltre Manica erano riusciti a creare: si sa che
tendenzialmente i festival sono un po' caciaroni, purtroppo troppo spesso
affollati di persone che non sanno nemmeno bene perchè sono lì e che non fanno
altro che sbronzarsi e riempirsi di sostanze illecite urlando a caso,
infastidendomi non poco, tendenzialmente a causa dell'"urlare a
caso". Beh quella volta i Wild Beasts riuscirono a far star zitti anche i
più restii, come ipnotizzandoli (a quel punto però mi chiesi se non fosse
prettamente a causa delle sostanze illecite in realtà) e cullandoli con le loro
dolci melodie. Albatross (https://www.youtube.com/watch?v=qUJYqhKZrwA) divenne
per un buon periodo di tempo la canzone da ascoltare a qualsiasi ora del
giorno, ma principalmente della notte, nell'intimità della mia abitazione di
13mq (aaaaaaah, bella Parigi!), con i pensieri rivolti a chissà cosa e a chissà
chi.
Beh,
finalmente dopo Smother (2011, Domino) i Wild Beasts tornano alla ribalta con
un lavoro sublime. Present Tense (2014, Domino) è un album maturo, raffinato,
intenso, toccante. I ragazzi tirano fuori le unghie e ci fanno sentire come
sappiano fare un ottimo uso dell'elettronica. Ma attenzione, non si tratta
dell'elettronica che ormai, ahimè, tutti, ma TUTTI, i gruppi indie buttano a
caso qua e là nei loro pezzi, si tratta di un uso concettuale dello strumento,
figlio della storia della musica degli anni '80 e '90 che rivela tracce di
synth-pop e ambient, ma anche con qualche sfumatura pseudo techno, che
ritroviamo principalmente nel singolo Wanderlust - madonna che pezzo!
Devo
confessare che tra le due voci dei cantanti trovo più affascinante quella di
Tom Fleming, più greve, intensa, ma devo altresì riconoscere che il marchio di
fabbrica della band è, anche e soprattutto, il timbro esile, morbido ed etereo
di Hayden Thorpe. In ogni caso all'interno di questo album le due si bilanciano
alla perfezione, lasciando ampio respiro ad entrambe, con un saggio gioco di
scaletta.
Ci sono
molte band alle quali potrei accostare questi ragazzi di Kendal, ma dopo il
primo ascolto del nuovo album la prima che mi è venuta in mente sono stati i
Depeche Mode. Poi sono arrivati gli Smiths, i New Order e i Talking Heads. Ed
infine gli Editors.
Beh, se non
li conoscete ancora, dal momento che le band sopracitate non fanno propriamente
schifo e che anche solo avvicinarsi alle loro sonorità è un'opera d'arte, direi
che non avete scuse: approfondite!
Eccezionali.
I re dell'art pop contemporaneo.
The first
time I heard them was at a festival in Paris (have I already told you about my
French experience? Yes?! I'm probably becoming senile and the desire to come
back there make me become repetitive, désolée). Well, I admit that when they
came on the stage I didn't know them and I can remember I remained astonished
by the atmosphere they had been able to create during all the gig: everyone
knows that festivals are not the best places to listen to live music, in fact
there's always someone next to you completely drunk and high screaming for
nothing and I admit this really piss me off (obviously because of the randomly
screaming). Well, Wild Beasts in that occasion had been able to shut everyone
up, as if they'd hypnotized them and lulling them with their music. Albatross (https://www.youtube.com/watch?v=qUJYqhKZrwA)
became for quite a while my song to be listened no matter what time day or,
preferably, night in my 13 sm room (lovely Paris!), with my thoughts flying I
don't know where and why.
Well,
finally after Smoother (2011, Domino) WIld Beasts come back with a sublime
work. Present Tense (2014, Domino) is a mature, refined, intense and touching
album. The kids show us they've grown up by they're skilled use of electro.
But, careful, we're not talking about the electro that by now every, but I mean
EVERY, indie rock band use without originality, no here we're in front of a
conceptual use of the instrument, son of the 80s and 90s' music history that
reveals traces of synth-pop and ambient music, but also with some shade of
techno, principally in Wanderlust - what a song!
I admit that
I prefer Tom Fleming's voice, heavier, more intense than Hayden Thorpe's one,
thinner, soft, ethereal, which actually is the label of the band. Anyways, in
this album they're both perfectly balanced, with wide space each with a smart
playlist.
I could
associate the Kendal's guys to a huge variety of bands, but at the first
listening only Depeche Mode came to my mind. Afterwards came The Smiths, New
Order and Talking Heads. And then, finally, Editors.
Well, if you
still don't know them, since the mentioned bands are everything but disgusting
and that even only go near to they're sonorities is an art work, I'd rather say
you have no excuses: expound upon!
Extraorinaries,
contemporary art-pop kings.
Federica Farassini, LaFetch
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