Opéra de Paris e grandi classici on line

A Parigi
Tra gli aspetti positivi di questi giorni di confinamento c'è la moltiplicazione di gesti di solidarietà e iniziative (più o meno) culturali adatte a tutti i gusti. Per restare leggeri, Fabio Volo ha caricato online un programma condotto da casa (The Orchite Show), dove si alternano citazioni a interviste, video divertenti a spunti che fanno riflettere.
Suggerisco anche, per chi volesse distrarsi con soluzioni sempre eterogenee l'iniziativa Decamerette, che dal giovedì alla domenica dalle 17.00 alle 22.00 su YouTube vede alternarsi diversi partecipanti con proposte - contenute in spazi di 30 minuti - divise per tematiche che vanno dalle ricette ai corsi di yoga.

Per un intrattenimento più impegnativo, ma appassionato, c'è poi l'iniziativa promossa dall'Opéra de Paris che ha aperto al pubblico il suo archivio caricando gli spettacoli online.

Quindi niente più abito da sera e biglietti, per andare all'Opera basta un computer.

E' certamente un peccato non poter apprezzare dal vivo i luoghi che storicamente ospitano l'Opera parigina. Anche se probabilmente la fama li ha già descritti all'immaginazione, meritano almeno un cenno. 

Voluto da Francois Mitterand, l'Opéra Bastille è stato inaugurato nel 1989, bicentenario di uno dei più importanti capitoli della storia europea: la rivoluzione francese. Ha una capienza di quasi 3000 posti che lo rendono il più grande teatro d'Europa e il secondo al mondo dopo il Metropolitan Opera House di New York.

L'altra sala dell'Opera Nacional de Paris, ben più nota e antica, è il Palais Garnier, le cui porte sembrano l'ingresso di un sogno e che dal 1923 è "monumento storico di Francia".

Sarebbe ingeneroso commentare che i francesi hanno la tendenza a monumentalizzare tutto perché questo palazzo in stile barocco, nato dal genio di Charles Garnier (un allora giovane e sconosciuto architetto), è tra i più bei palazzi del mondo. Metaforicamente è il palcoscenico voluto per sé dalla grande bourgeoisie, ambizioso e opulento come la Francia di Napoleone III del 1861. Ho abitato quasi un anno a 200 mt da lì e non c'è stato giorno che passandoci davanti non abbia alzato gli occhi per guardarlo.

La speranza è che si possa tornare al più presto ad ammirarli dal vivo, anche se questo comportasse una riduzione degli ingressi per consentire il perdurare del distanziamento sociale. Nel frattempo, i grandi classici sono stati messi online e già dal 17 marzo sono accessibili gratuitamente.

Gli amanti del balletto sicuramente apprezzeranno il programma:

dal 13 al 19 aprile: Soirée Robbins (2018), un omaggio a Jerome Robbins che permette l'ingresso nel repertorio a Fancy Free, vero e proprio ritratto teatrale di un'epoca. La produzione riunisce in scena opere che mostrano la diversità delle fonti di ispirazione di Robbins e l'infinità del suo genio.

(Per un assaggio di Fancy Free by Jerome Robbins).

Dal 20 al 26 aprile: Les Contes d'Hoffmann (2016), vi ricorderà la colonna sonora del film di Benigni "La vita è bella". Un poeta e compositore sfortunato evoca le sue relazioni d'amore passate, un pò quello che fanno in molti prima di dormire quando incontrano un universo in cui sogno e realtà si mescolano. Il regista Robert Carsen sembra fare lo stesso e ci porta dietro le quinte dell'opera tra commedia e realtà.

(Link per l'extract di Les Contes d'Hoffmann)

Dal 27 aprile al 3 maggio: Carmen (2017). Di quest'opera, che ancora devo vedere, so che Carmen nasce come donna libera, che vive intensamente, che è sfacciata, indomabile e che ha un temperamento ardente. Aspetto fine aprile per vederla sul sito!



Potete trovare tutte le altre info direttamente su https://www.operadeparis.fr/

Laura

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