6 consigli per le vacanze in campeggio

Ho sempre odiato fare campeggio.

Fino a due anni fa.

La premessa è questa: avevo 20 anni quando a luglio mi preparavo ad affrontare l'estate più squattrinata della mia vita. Fu così che insieme alla mia amica Marta decidemmo di regalarci tre giorni in un campeggio in Liguria in tenda. La storia è lunga e costellata di sfighe, ma credo che sia riassumibile con:
  1. campeggio prescelto a fianco dell'uscita dell'autostrada;
  2. ultima piazzola disponibile nel suddetto campeggio senza riparo alcuno di alberi o arbusti, nonché la più lontana di tutto il camping dalle toilettes;
  3. evidente incapacità nel montare la tenda che ci era stata prestata;
  4. due giorni (e notti) su tre sotto al diluvio universale;
  5. il nostro timore di morire colpite da un fulmine che ci fece dormire in auto (la mia mitica Fiat UNO del 1991).
Insomma, per citare David Forster Wallace, "una cosa divertente che non farò mai più".

E qui mi casca l'asino.

Il mio compagno Bernardo ha come punto cardine della sua vita proprio il campeggio e più in generale la wilderness.
All'inizio devo ammettere che ha assecondato le mie esigenze di comodità (siamo stati in ottimi B&B, Airbnb, hotel, ecc..), ma a un certo punto ha detto: "adesso assecondi tu me."

Dopo aver frignato un po' mi sono resa conto che la situazione sarebbe stata decisamente diversa da quella del lontano 2007.
Fu così che realizzai che andare in campeggio è in realtà una figata. Bisogna solo essere organizzati, e Dio solo sa quanto Marta ed io non lo fossimo 13 anni fa.

A farmi cambiare idea sono stati svariati elementi, ma principalmente il merito è del rifugio notturno: non più una tenda, bensì una Maggiolina. Per chi non sapesse cosa sia, agevolo con diapositiva qua a fianco. 
I vantaggi principali sono che:
A- sei sollevato da terra, quindi se piove non fai cik-ciak nel fango;
B- sei sollevato da terra, quindi d'estate c'è meno probabilità di morte per asfissia.
Dal momento che presumo che le vacanze dell'estate 2020 per la stragrande maggioranza dei miei connazionali si svolgeranno in Italia, questo può sicuramente essere un modo nuovo e divertente per affrontare il viaggio alla scoperta delle bellezze del nostro Paese.
Dall'"alto" della mia esperienza mi sento di dare 6 consigli utili affinché la vacanza diventi piacevole e non causa di stress:
  1. parti con la voglia di fare un'esperienza diversa, più semplice e più a contatto con la natura;
  2. il filo per stendere è la cosa più banale, ma più utile del mondo, non scordartelo a casa;
  3. le salviette umidificate possono salvarti la vita in tante di quelle situazioni che neanche t'immagini, parti con una bella scorta;
  4. portati dietro poca roba da vestire, e all'occorrenza lavati le cose a mano;
  5. il lavainsalata è l'elemento che in cucina ti risulterà più versatile di tutti: potrai usarlo per lavare l'insalata (vien da sé), per condire la pasta oppure come piatto in mancanza d'altro;
  6. fidati, portati una sedia e un tavolino, hai idea di quanto sia scomodo mangiare seduti nel baule aperto dell'auto?
Queste sono le cose principali, per tutto il resto spero che ti rimetta al buon senso e accordi la tua vacanza alle tue esigenze e necessità.
Federica Farassini

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