NERD ALERT - I miei 5 giochi da tavolo preferiti (fino ad ora)

Diciamocelo, se in questo lockdown non abbiamo dato di matto è perché abbiamo trovato dei modi per impiegare il nostro tempo libero in un modo alternativo.
C’è chi è diventato il prossimo vincitore di MasterChef, chi è diventato body builder per via dei daily workout, chi ha imparato a fare a maglia o a suonare uno strumento, chi ha guardato talmente tante serie tv e film da poter scrivere il Morandini 2020 da capo e chi ha riscoperto la passione per i giochi da tavola.

Devo dire che io mi sento di piazzarmi un po’ in mezzo a tutte queste cose, escluso la questione del “palestrato”, ma la cosa che più mi è piaciuta è stata riscoprire il mio animo nerd dedicato allo svago intorno a un tavolo da gioco.

No, no, tranquilli: non sto parlando di cose tipo Dungeons & Dragons, non mi sono mai addentrata in quel mondo (anche perché temo che potrebbe essere un infogno), ma di qualcosa di un pochino meno nerd.

Sì comunque avete letto bene “RI-scoperto”, perché in realtà è una passione innata che ho avuto modo di coltivare a spizzichi e bocconi in diversi periodi della mia vita.
Va beh, bando alle ciance questa è la mia personalissima lista dei 5 giochi da tavolo che ho scoperto e riscoperto e che mi hanno fatta star bene in questo periodo, non giudicatemi per piacere:
  1. Burraco: un grande classico delle vecchie dentro come me. È un gioco di carte, per la cui
    Burraco
    scoperta devo ringraziare Caterina, che definire intrigante e stimolante è eufemistico. Purtroppo il mio compagno non mi supporta granché in questa mia passione per cui in questo periodo mi sono sfogata con la App gratuita BurracoON, non giudicatemi. Piccolo aneddoto sull’unica volta in cui Bernardo ha giocato con me che capirà solo chi conosce le regole: ha messo in tavola un poker di 2. Io ero senza parole.

  2. Carcassonne: questo è il gioco più geek a cui mi sono approcciata, per il quale devo ringraziare il mio vecchio coinquilino torinese Erro. Il gioco consiste nel creare un paesaggio medievale posizionando e accostando tra loro vari tipi di tessere, che rappresentano una parte di città, un tratto di strada, un campo, o altre tipologie di paesaggio. Vince chi ha completato più elementi del paesaggio acquisendo in questo modo il maggior numero di punti. Sì lo so, sembra uno di quei giochi pieni di regole in cui solo il decifrarle ha portato via mezza serata (e lo è), ma vi assicuro che è super divertente!
  3. Dama cinese: a questo penso di averci giocato in momenti della vita di cui non ho memoria,
    Dama Cinese
    per cui ammetto che l’altra sera quando la sorella di Bernardo, Maria mi ha rispiegato le regole è stato un po’ come se dei cassetti di memoria si riaprissero. Come funziona? È come la dama, ma non ci si “mangia” si deve «solo» portare tutte le proprie pedine nel triangolo opposto, con il minor numero di mosse. Bello!
  4. Backgammon
    Backgammon: anche questo è merito di Maria. Le regole non le so rispiegare, ma ci sono i dadi e lo scopo del gioco è far uscire tutte le proprie pedine dal tabellone, per primi ovviamente. Carino, ci devo rigiocare perché altrimenti mi dimentico tutte le poche cose che ho imparato, ma con molto potenziale. 
  5. Dixit: ultimo ma non per importanza. Questo è senza dubbio il gioco più bello a cui abbia giocato negli ultimi anni. È un gioco di carte tutte diverse le une dalle altre decorate con bellissimi disegni di fantasia aperti a svariate interpretazioni, con diversi aspetti di introspezione psicologica. In sostanza: ogni giocatore ha un tot di carte in mano, a turno ne sceglie una, la mette voltata sul tavolo e le dà un titolo. Gli altri partecipanti devono scegliere tra le proprie carte quella che più “si avvicina” al titolo dato e metterla coperta sul tavolo. Dopo che tutti hanno deciso, si mischiano le carte e si girano. A questo punto tutti, tranne il narratore, devono decidere quale delle carte in tavola si avvicina di più al titolo. Spoiler: non è assolutamente detto che la carta scelta dal narratore sia quella prescelta. Consigliato a tutti, davvero, soprattutto a chi si conosce bene e vuole scoprire di più dei propri congiunti (grazie Conte).

Va bene, se siete arrivati a leggere fin qui siete dei piccoli nerd come me, e magari avete qualche consiglio su qualche altro gioco sui generis. In tal caso, fatemi sapere!

Grazie per non avermi giuducato e, se invece l’avete fatto, beh, non sapete proprio cosa vi perdete!

Federica

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