3 Libri Sotto L'Ombrellone
Siamo arrivati a QUEL momento dell'anno, sicuramente uno di quelli presenti nella mia personalissima top 3 dei momenti più belli dell'anno: le vacanze estive!
Ogni partenza che si rispetti prevede una serie di preparativi, soprattutto se, come noi, si parte un po' all'"avventura".
Devo ammettere che le cose quest'anno sembrano essere quasi tutte pronte, o forse semplicemente sto imparando a non farmi assalire dalla smania dell'organizzazione perfetta e a godermi un po' di più il flusso (da leggere canticchiando il ritornello del pezzone dei Queens of the Stone Age "Go With The Flow").
Pensa che addirittura ho già scelto i due libri che mi porterò dietro da leggere sull'amaca in campeggio o in spiaggia sotto l'ombrellone!!
Tu hai già scelto cosa leggerai quest'estate? Se ancora sei in dubbio ti consiglio 3 titoli accomunati pressoché da un unico fil rouge: mi sono piaciuti un casino.

Spoiler: non sono propriamente considerabili i tipici "libri da spiaggia", abbi pazienza.
- In primis, mi sento di consigliarti L'Arte della Gioia di Goliarda Sapienza, un romanzo straordinario già a partire dalla storia editoriale che lo coinvolge: Goliarda finì di scriverlo (rigorosamente a mano) nel 1976, ma riuscì a farne finalmente pubblicare solo la prima parte nel 1994, perché il resto fu sempre considerato "troppo sperimentale e immorale".Solo nel 1998, il marito di Goliarda riuscì a pubblicarne poche copie postume a proprie spese, che furono talmente esplosive da farlo diventare un vero e proprio caso editoriale.
Goliarda Sapienza La trama non è facilmente riassumibile, ma per non fare troppi spoiler dirò solo che è la storia di Modesta, siciliana nata il 1° gennaio del 1900, attraverso le peripezie di una vita non sempre romantica.La potenza di questo romanzo è tutta nella contestualizzazione e nella struttura linguistica veramente avanguardista dell'autrice che ci racconta il '900 da un punto di vista eccentrico. Eccentrico perché isolano; e perché femminile. Non sempre durante la lettura è semplice empatizzare con la protagonista, ma questa è sicuramente una delle chiavi di volta per l'interpretazione del genio creativo dell'Autrice e del messaggio dell’opera. - Il secondo libro che mi sento di consigliarti è la riedizione aggiornata dell'opera maxima del genio di Zerocalcare: Kobane Calling. Oggi. Si tratta del continuum del fumetto che rese noto, anche ai cultori meno geek, il lavoro del "boss" di Rebibbia, e mi viene anche da dire: decisamente ad onor del merito. Kobane Calling era il reportage in forma grafica del viaggio che portò nel 2016 l'autore al confine tra la Turchia e la Siria a pochi chilometri dalla città assediata di Kobanê, tra i difensori curdi (YPG e YPJ) del Rojava, opposti alle forze dello Stato Islamico. Una bomba. Scritto benissimo e con un linguaggio che mi sento di definire famigliare, Michele ha qualche anno in più di me, e questo fa sì che i riferimenti culturali a cui attinge siano esattamente gli stessi miei. Riesce a parlare di cose di una pesantezza indescrivibile - facendone passare tutto il dolore - ma buttando qua e là mezze battute o iper ciniche o legate al fatto che la sua esistenza pare avere come motto "ipocondria portami via", dalle quali non si può far altro che lasciarsi strappare una sana risata.Fatto sta che dal 2016 ad oggi di cose ne sono successe una marea, soprattutto in quella zona del mondo, per cui Calcare si è sentito in dovere di aggiungere un'appendice all'originale che andasse a raccontare il famoso "...e poi".
Magari ne facesse una ogni 4 anni di riedizioni così! È sempre un vero piacere leggerlo.
ndr: non è propriamente un'edizione tascabile, quindi forse questo in spiaggia no, ma in valigia di sicuro! - L'ultimo libro è una mazzata, te lo dico sin da subito così se non ti interessa vai dritto a fine paragrafo. Si tratta di Bilal: Viaggiare, lavorare, morire da clandestini di Stefano Gatti. Si tratta del drammatico racconto dell'autore che si infiltrò nella rotta migratoria proveniente dall’Africa detta sub-sahariana che conduce i migranti verso i lidi mediterranei di Libia e Tunisia, dai quali partono poi le imbarcazioni che terminano la loro corsa prevalentemente, ma non solo, a Lampedusa. Si tratta di un libro di una scorrevolezza incredibile, sembra quasi di leggere un'avventura alla Robinson Crusoe, se non fosse che racconta sia scene di una quotidianità costruita in viaggio con facce nuove che giorno dopo giorno diventano quelle di una sgangherata famiglia, ma anche scene di un dolore incredibile, di fatica, di caldo e freddo estremi, di sogni di un domani migliore, di privazioni e abusi (fisici e di potere) e purtroppo anche di morte.
Gatti con questo libro si dimostra un Giornalista con la G maiuscola capace di descrivere le condizioni disumane dei migranti e il traffico di uomini, proprio per averle vissute sulla propria pelle. Ogni pagina dà i brividi, ma credo che possa ritenersi un'opera quasi didattica, non per ideologia politica, ma per comprendere da cosa fuggono i migranti e attraverso quale inferno sono costretti a passare per cercare di vivere una vita "normale".
Bene, avrai capito perché prima dicevo che non si tratta proprio dei classici "libri da spiaggia", ma se ti ho incuriosito, non ti resta che andare dal tuo libraio di fiducia con l'imbarazzo della scelta!
Buona lettura e buona estate!
Federica
P.S.: Bernardo ed io siamo da sempre promotori delle vacanze in Italia, quindi soprattutto in un anno come questo sentiamo necessario supportare il turismo in Italia. Per questo motivo ci dirigeremo - come sempre - verso Sud.
Insieme a selezionatissimi amici abbiamo messo insieme una playlist della musica italiana che ci piace, da cantare a squarciagola mentre si viaggia sotto il sole cocente. Se ti va di ascoltarla la trovi cliccando qui.
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