Dolomiti d'estate
Avventura, escursioni, arrampicate, jogging, tour in bici, parapendio, tour a cavallo: le Dolomiti offrono un'alternativa alle mete marittime che riempie gli occhi di panorami mozzafiato.

Quella che molti hanno definito l'"estate italiana" si avvicina alla fine, ma c'è ancora tempo per una fuga all'insegna del benessere e del relax. Una meta molto amata è quella delle Dolomiti, gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane il cui nome deriva dalla roccia che le compone costituita essenzialmente dal minerale dolomite. Oltre al nome, la dolomia conferisce un colore pallido che rende le Dolomiti affascinanti e misteriose e dà origine all'enrosadira (il mio amico Alessandro sarà soddisfatto nel leggere che ho deciso di citarlo). L'enrosadira è quel fenomeno per cui le cime delle Dolomiti, colpite dalla luce dell'alba o del tramonto si colorano di un rosa intenso, quasi rosso.
Le Dolomiti sono anche note come "Monti Pallidi" per il loro colore che come ho anticipato dipende dalla roccia che le compone. Peraltro, la dolomia fu studiata dal naturalista francese de Dolomieu in onore del quale fu così battezzata.
Tra prati, pascoli, boschi, alte cime e ampie valli, le Dolomiti hanno convinto il Comitato Esecutivo della convenzione sul patrimonio materiale dell'umanità dell'Unesco a inserirle tra i siti naturali patrimonio dell'umanità. Infatti, la varietà delle loro bellezze naturali, i paesaggi e le particolarità geologiche che comprendono ghiacciai, pareti scoscese e guglie le rendono uniche al mondo.

Ci sono un'innumerevole varietà di escursioni che permettono di incontrare animali, scalare e avventurarsi tra i paesaggi più eterogenei: dalle rocce, ai prati, ai boschi.
Le Dolomiti sono composte da cime svettanti che superano anche i 3000 metri, tra i monti più noti si annoverano la Marmolada, le Tre cime di Lavaredo e le Dolomiti di Brenta. Il Sassopiatto e il Sassolungo dominano il panorama dell'Alpe di Siusi verso est e prendono il nome dalla loro conformazione.
L'anno scorso l'artista Hubert Kostner ha avvolto intorno a una roccia ai piedi del Sassolungo 10.000 metri di corde da arrampicata colorate per approfondire il concetto simbolico alpino dell'"essere legato". L'opera d'arte dal titolo Sasmujel (morbido sasso) è stata realizzata per festeggiare la ricorrenza della prima ascesa sul Sassolungo avvenuta il 13 agosto del 1869.
Castelrotto, uno dei tanti luoghi che animano questi paesaggi è molto amato per le tradizioni e l'ospitalità dei suoi abitanti e porta ancora le tracce di fortificazioni romane. Numerosi i castelli medievali e le tante chiesette, cappelle e torri che oltre a conferire una nota particolare alla zona offrono al turista valide alternative alle escursioni in alta quota. Oltre a questo paese, molti altri meritano di essere visitati e offrono un ampia gamma di proposte culinarie da assaggiare!
Per coloro a cui piace camminare in montagna e fare sport si apre in questa zona un orizzonte di possibilità quasi inesauribile.
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