Sliding doors moment
Cercate su You Tube la canzone “River flows in you”. Mettete play, e poi iniziate a leggere.
Solitamente quando si compiono 20 anni è il momento di guardare avanti. Si comincia a pensare a quale lavoro faremo da grandi, si fantastica sul momento in cui andremo finalmente a vivere da soli, ci si interroga sulla scelta dell’università (ma anche dell’ultimo paio di scarpe acquistate). Insomma, ci mettiamo a fare mille progetti per il nostro futuro.
Poi, quando arriviamo a compiere 30 anni ci guardiamo indietro e solitamente stiliamo un primo bilancio dei nostri successi e insuccessi. E’ proprio a questo punto che ognuno di noi, se si sofferma a pensarci per un attimo, può individuare almeno uno “sliding doors moment” che ha segnato per sempre la propria vita. Proprio come in quel film che mostra le vite parallele che Gwyneth Paltrow avrebbe potuto vivere in base alla scelta effettuata in un preciso momento della sua esistenza. Allora i nostri pensieri si riempiono di “se” e di “ma”. E se avessi scelto la facoltà di architettura anziché quella di giurisprudenza? E se non avessi lasciato quel lavoro a tempo indeterminato che facevo durante gli anni dell’università? E se avessi accettato quello stage non pagato all’estero? E se avessi deciso di iniziare subito a lavorare invece di continuare la mia formazione? E se avessi mollato tutto per una nuova vita altrove con l’amore della mia vita?
Ed ecco come in un attimo realizziamo che ad ogni scelta che ci siamo trovati davanti, la nostra vita avrebbe potuto prendere una diversa direzione e portarci chissà dove, chissà come e chissà con chi. Alla fine la domanda più terribile incombe: sono stata in grado di fare la scelta giusta?
Secondo Oliver Burkeman l’atteggiamento giusto da tenere di fronte ad ogni scelta difficile e cruciale per la nostra vita non è quello di scegliere l’opzione che pensiamo possa renderci più felici ma quello di fare la scelta che pensiamo possa farci crescere. Perché in fin dei conti, non siamo poi tanto bravi a capire cosa ci rende davvero felici. Allora la domanda da porsi diventa un po' più facile e meno spaventosa: abbiamo saputo apprendere quello che la vita ha cercato di insegnarci?
Nella vita è giusto continuare a porsi degli obiettivi, ma bisogna anche mettere in conto che nel tentativo di schivare gli ostacoli che si frappongono tra noi e il nostro obiettivo potremmo trovarci di fronte ad uno dei tanti “sliding doors moment” che alla fine ci porteranno verso direzioni sconosciute. L’importante, quindi, è non fermarsi mai.
Il senso della vita e l’esistenza di un destino già scritto per ognuno di noi sono stati argomenti discussi nel corso dei secoli dai più illustri filosofi, scrittori e pensatori di tutte le nazionalità, quindi non sarò certo io ad offrire un contributo determinante sull’argomento. Qualcuno però l’ha fatto secondo me. Virgilio? Socrate? Dante? No, Forrest Gump: “Non lo so, se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza. Ma io.. io credo.. può darsi le due cose. Forse le due cose capitano nello stesso momento”.
Chiara Giuliani
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