Praga: l'insostenibile leggerezza dell'essere
Questa domenica soleggiata e di semi lockdown sento la nostalgia della sensazione di evasione e ricerca che mi conforta nei viaggi in solitaria.
Mi chiedo quanto debba aspettare ancora per andare a trovare il mio amico Giulio a Cuba o per arrivare a Bali a fare surf (naaa, non penso che avrò il coraggio di affrontare davvero quelle onde).
Comunque ho aperto il cassetto dei ricordi e deciso di combattere la frustrazione tirandone fuori qualcuno. Ho ritrovato le foto scattate a Praga dove sono andata nella speranza di trovare una città che somigliasse a Parigi. Volevo capire se quello che mi era stato raccontato era vero: “Praga sembra una piccolissima Parigi dove puoi innamorarti di tutto”.
Così da Budapest (ma questa è un’altra storia) circa due anni fa sono arrivata a Praga una notte di fine dicembre.
Non ho trovato una piccola Parigi.
Ho trovato una città che di francese aveva molto poco, ma dove è vero che ci si può innamorare di tutto.
L’orologio si trova nella piazza principale, la Piazza della Città Vecchia che ha visto tutti i più importanti eventi della citta, dalle incoronazioni alle rivolte. Tra questa resta scolpita nella storia la Rivoluzione di Praga del ’68. Queste numerose vicende si ritrovano nella sovrapposizione degli stili architettonici della parte vecchia della città che ti fanno perdere e sentire sempre alla scoperta di un nuovo momento storico.
Nonostante i meravigliosi 4 giorni trascorsi in Repubblica Ceca, sento che il mio viaggio lì non è completo. Tra le tante cose non sono riuscita a vedere la Casa Danzante progettata da F.O Gerhy e formato da due palazzi che sembrano una coppia di danzatori.
Nella speranza di poter coronare il mio sogno di tornare lì e viaggiare verso tante altre mete, mi consolo programmandomi la visione de L'insostenibile leggerezza dell'essere, diretto da Philip Kaufman e tratto dall’omonimo romanzo di Milan Kundera, lo scrittore ceco. Ambientato nell’anno della Primavera di Praga, il film racconta la vita e le vicende degli artisti e degli intellettuali cecoslovacchi durante quel periodo. Non sarà certo come andare a Praga, ma considerato che le sere sono quasi tutte spese tra un libro e un film inizio ad avere l’imbarazzo su quale scegliere!
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