SanPa

Ciò che sicuramente mi ricorderò delle feste di Natale 2020 sarà l'immobilismo forzato in uno degli anni in cui a mia memoria ha nevicato di più dalle mie parti, il pranzo di Natale in 5 e 2 cani, la tombolata di Capodanno di Propaganda Live e SanPa: luci e tenebre di San Patrignano. Anche perché in questi 15 giorni non è che mi sia accaduto molto di più.

Posto che suppongo che pressoché a nessuno interessi il mio menu di Natale, ci tengo invece a farvi sapere che SanPa è una figata (oltre ad essere decisamente un trend topic del momento).

La prima volta che, il 1° gennaio mi è comparso il faccione di Vincenzo Muccioli nella home di Netflix ho pensato, ignorantemente, che qualunque cosa fosse questo "SanPa" aveva una fotografia e un reparto costumi da paura: sembrava proprio uscito dagli anni '80. Già 😒

Chiunque di noi nato da metà anni '80 in avanti, senza una formazione specifica in materia, prima dell'uscita della docu-serie il 30 dicembre 2020, infatti non sapeva pressoché nulla su chi fosse Muccioli e cosa fosse in dettaglio la Comunità di San Patrignano. Ora ci sentiamo tutti con un dottorato in mano. La vera verità sapete qual è? Continuiamo a non sapere niente, ma almeno ci si è instillato un tarlo nel cervello, approfondibile. 

Venendo alla ciccia: SanPa di una docu-serie italiana realizzata da Netflix avente a tema la famosa comunità di recupero per tossicodipendenti fondata dall’imprenditore Vincenzo Muccioli nel 1978 a Coriano, in provincia di Rimini. Le cinque puntate, realizzate attingendo da 180 ore di interviste e immagini tratte da 51 differenti archivi, prendono in esame il periodo che va dalla nascita della struttura fino al 1995, anno della morte del suo fondatore.

Ho sottolineato la parola "italiana" perchè di rado mi è capitato di vedere una produzione così figa portante bandiera tricolore.

È quasi scontato riscontrare l'imprinting che Wild Wild Country ha dato a SanPa in termini di regia, montaggio e musiche.
La docu-serie in cui vengono magistralmente raccontati gli avvicendamenti tra il controverso guru indiano Osho, la sua assistente personale Ma Anand Sheela, e la loro comunità di seguaci di Rajneeshpuram in Oregon (USA) negli anni '80, è davvero PAZZESCA (se non l'avete ancora vista dovete assolutamente recuperare su Netflix), e sicuramente non è sfuggita all'occhio attento della produzione di SanPa.

Già solo mettendo a confronto i due trailer si noteranno delle somiglianze dovute, sì agli anni in cui è ambientata la narrazione e alla "fricchettonaggine" dei protagonisti, ma anche (e soprattutto) alla fotografia, alle inquadrature e all'impostazione stilistica delle due serie.
E capiamoci: non voglio dire che sia un male anzi, ce ne fossero di prodotti di alta qualità come questi!

Fonte pagina facebook Sentireascoltare (GENI)

Ho pensato a lungo se dare la mia (assolutamente non richiesta) opinione a riguardo delle vicende narrate in SanPa, ma temo di non poterlo fare, dal momento che non credo di avere gli strumenti per affermare con sicumera cosa sia stato fatto nel modo corretto e cosa no: non sono né una psicologa, né un'educatrice, né un'assistente sociale, per cui non ho voce in capitolo in termini professionali. Così come non lo era né Muccioli né coloro che erano messi a capo dei vari reparti. 

Come dite?! Ho detto tutto il contrario di tutto? Già.

Buona visione.

Federica

 

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